L’essere umano è costantemente circondato da campi elettromagnetici naturali ed innocui, dal campo magnetico della terra e del sole alle scariche elettriche prodotte dai temporali, etc. L’elettrosmog, ovvero l’inquinamento elettromagnetico, rappresenta l’alterazione di tale livello. L’esposizione dell’organismo umano ad una fonte di campi elettromagnetici può causare una serie di disturbi, cronici od acuti, soprattutto a carico del sistema uditivo e della vista. Inoltre, può interferire con il corretto funzionamento del sistema riproduttivo maschile, determinando un calo del desiderio ed una minore produzione di spermatozoi. L’Istituto Superiore della Sanità ritiene addirittura che l’insorgenza della leucemia infantile possa essere correlata con una sovraesposizione ai campi magnetici.
L’ambiente domestico dovrebbe rappresentare una sorta di rifugio, un luogo di rigenerazione dopo le fatiche quotidiane, uno spazio nel quale dedicarsi completamente al proprio benessere. Invece, soprattutto nelle abitazioni più moderne, l’elettrosmog è molto frequente e può causare seri danni alla salute, anche se non ancora ben identificati.
Ma cosa produce elettrosmog? Antenne, ripetitori, ma anche teleschermi, computer, telefoni cellulari, elettrodomestici e lo stesso impianto elettrico della casa. Senza contare, poi, tutta la serie di fattori esogeni: dalle linee elettriche ad alta tensione (a meno di 2 km di distanza dalla casa), alla vicinanza ad impianti radar ad alta potenza, ripetitori televisivi e radiofonici, stazioni di alimentazione elettrica, etc.
Per limitare il più possibile questo tipo di inquinamento perlomeno all’interno della propria abitazione, è necessario avere alcune accortezze. Innanzitutto, domandare al proprio elettricista di predisporre degli interruttori speciali in tutto l’impianto elettrico, in modo tale da poter inibire il passaggio di corrente quando non è richiesta (soprattutto nella zona notte). In secondo luogo, aver cura di non collocare tutti gli elettrodomestici in un’unica stanza, per evitare concentrazioni troppo elevate di elettromagnetismo, ed acquistare esclusivamente apparecchiature elettriche a norma CE.
Utilizzare solo se necessario, e per il minor tempo possibile, asciugacapelli e rasoi elettrici, produttori di campi elettromagnetici particolarmente elevati. Infine, cercare di ridurre il tempo di utilizzo ed esposizione a tali apparecchiature, tenendovi lontani soprattutto soggetti sensibili come anziani e bambini.
Teleschermi e computer: attirano le onde elettromagnetiche ed, inoltre, emettono [span=testo-grassetto]raggi X e campi elettrostatici fino ad una distanza di 30 centimetri (anche se i modelli più recenti dovrebbero essere già schermati). E’ comunque importante non stare mai ad una distanza inferiore ai 30 cm da teleschermi e monitor, in modo da evitare esposizioni dirette al campo elettromagnetico. In ogni caso, è bene interrompere la permanenza davanti allo schermo almeno ogni 2 h.
Elettrodomestici: innanzitutto, non ne vanno mai messi in funzione molti contemporaneamente.
Soprattutto nella camera da letto, è bene limitarne la presenza. Quando si dorme, è necessario che radiosveglie e telefoni cellulari non siano disposti in prossimità della testa del letto. Anche impianti stereo, termocoperte, rasoi elettrici ed asciugacapelli generano campi elettromagnetici molto forti.
Telefono cellulare: è stata recentemente dimostrata la correlazione tra l’abuso telefoni cellulari e la diminuzione della memoria a breve termine. Il cellulare, infatti, provoca un forte campo elettromagnetico proprio all’altezza del cervello. Questo provoca un innalzamento della temperatura dell’encefalo (di circa 2° C), con una serie di ripercussioni ancora in via di identificazione.
Sono preferibili i modelli con antenna estraibile (tengono più lontane le radiazioni dalla testa); usare il viva-voce può essere un ottima soluzione. In ogni caso, è bene limitarne l’utilizzo (od evitarlo del tutto se si è portatori di pace-maker).
L’impianto elettrico: gli esperti di bioarchitettura ritengono che possa causare insonnia, mal di testa e condizioni di stress eccessivo. Se non si utilizzano cavi già schermati, occorre ave cura di inserirli tutti all’interno di tubi metallici, disposti a terra in più punti. Una soluzione molto utile è adoperare un disgiuntore di corrente, in modo da poter abbassare al minimo la potenza elettrica, ove non richiesta, nei vari ambienti della casa. Infine, è molto importante non sovradimensionare mai l’impianto elettrico, cercando di sfruttare al meglio le prese disponibili. Non eccedere, però, nell’uso di prolunghe, prese multiple e derivazioni