Gas, polveri e fumi si depositano su tutte le superfici, dagli oggetti ai pavimenti. È per questo motivo che l’aspirapolvere, un tempo ritenuto un elettrodomestico utile ma non indispensabile, oggi si è trasformato in un alleato insostituibile nella lotta contro l’inquinamento domestico. Scope, stracci e spazzoloni, infatti, sollevano la polvere semplicemente spostandola. L’aspirapolvere invece la trattiene, evitandone la dispersione nell’ambiente.
Il motore interno aziona una ventola che, girando velocemente, crea all’interno della macchina un vuoto d’aria che consente l’aspirazione dello sporco ed il suo invio nel sacchetto di raccolta.
Il corpo degli apparecchi appoggia su delle ruote ed è collegato ad un tubo flessibile, che permette di raggiungere anche gli angoli difficili. Più le rotelle sono grandi e l’attaccatura del tubo di aspirazione è girevole, più agevoli saranno i movimenti (l’ideale è un’attaccatura a 360°).
La potenza generalmente oscilla tra i 1.300 e i 1.600 watt. Il dato si riferisce al consumo elettrico, non alla potenza di aspirazione. Quest’ultima, infatti, è data dalla combinazione tra depressione e flusso d’aria. Affinché l’aspirapolvere sia efficiente tale valore deve essere di almeno 250 watt. E’ meglio acquistare apparecchi con il dispositivo di regolazione sull’impugnatura, in modo da evitare di chinarsi ogni volta che si vuole modificare l’intensità. Alcuni modelli sono provvisti di regolazione elettronica, in grado di modificare automaticamente la potenza aspirante a seconda del tipo di superficie.
Anche se l’aspirapolvere si trascina e non si solleva, il peso è un fattore da non trascurare. Una macchina maneggevole non dovrebbe pesare più di 8 kg. I modelli più compatti sono talmente leggeri da poter essere portati anche a tracolla. La lunghezza del cavo di alimentazione deve essere almeno di 6-9 metri, per consentire movimenti di circa 12 mq, l’avvolgimento automatico, per evitare intralci quando non si utilizza il filo tutta la sua estensione.
La capacità minima del sacchetto di raccolta non dovrebbe essere inferiore ai 2,5 litri. Quelli più recenti, realizzati in carta biodegradabile, sono dotati di una chiusura che impedisce la fuoriuscita della polvere durante la sostituzione. I modelli più evoluti, addirittura, sostituiscono al tradizionale sacchetto di carta un contenitore rigido in plastica, facilmente estraibile di facile pulizia.
Alcuni accessori sono indispensabili, altri servono soprattutto rendere l’apparecchio più comodo e confortevole. Quasi sempre, in dotazione sono previsti: tubo telescopico, che si allunga o si accorcia secondo le proprie necessità, la bocchetta per pavimenti e per tappeti, che aspira lo sporco senza rovinare le superfici, quella specifica per mobili e quella per penetrare nelle fessure. Per rendere meno faticosi alcuni lavori manuali, a questi accessori se ne possono aggiungere altri: ad esempio, la spazzola feltro che non riga marmo e parquet, le bocchette specifiche che consentono di pulire anche nelle più piccole fessure ed interstizi o la turbospazzola da utilizzare per tappeti e moquette..
Il filtro standard è di tipo elettrostatico. Costituito da fibre plastiche, se sostituito con regolarità mantiene inalterata l’efficienza. C’è poi il filtro che protegge il motore bloccando le particelle di sporco che possono uscire dal sacchetto, impedendo alla polvere di accumularsi all’interno. Infine c’è il filtro a carboni attivi, che consente l’emissione all’esterno di aria pulita. Affinché un aspirapolvere sia davvero efficiente, infatti, non dovrebbe solo aspirare lo sporco, ma anche restituire all’ambiente aria pulita: la polvere va dunque separata dall’aria, per evitare che venga rimessa in circolo. Ormai presente in quasi tutti i modelli, un ultimo filtro è quello contro le allergie, in grado di trattenere anche le particelle più piccole e di garantire un’aria in uscita pura al 99,9%.
Con la sua dotazione di accessori, l’aspirapolvere può essere utilizzato non solo su pavimenti e tappeti, ma anche per eliminare lo sporco da pareti, mobili, libri, imbottiti, e addirittura per pulire le tende. L’unico svantaggio è rappresentato dal rumore, apparecchi silenziosi non esistono. Il livello medio di rumorosità, infatti, è ancora molto elevato: circa 80 decibel