Galateo

Galateo

Disposizione degli ospiti a tavola

Il galateo impone che i padroni di casa siano seduti uno di fronte all’altro. Rispettivamente alla destra della padrona e del padrone di casa, devono sedere l’ospite maschile e quello femminile di maggior riguardo. Alternare il resto dei commensali in presenze femminili e maschili, ricordando che la distanza ideale tra uno l’altro in teoria sarebbe di 60 cm.
Se i commensali sono più di 10, i segnaposto risulteranno in dispensabili: in caso contrario, al momento di sedersi a tavola potrebbe verificarsi un generale imbarazzo. Il segnaposto va collocato tra i piatti e i bicchieri. Nell’assegnazione dei posti occorre tenere conto anche del grado di conoscenza e di reciproca simpatia dei commensali. Se si tratta di amici o parenti, va scritto solo il nome di battesimo; viceversa, se si tratta di un invito formale il nome va scritto per esteso, aggiungendo anche eventuali titoli professionali o nobiliari.

Tovaglia e tovaglioli

La scelta della tovaglia non può non tener conto del servizio di piatti e dei colori dell’arredo. Se il servizio è decorato da una fantasia, la tovaglia deve essere rigorosamente a tinta unita, meglio se di un delicato color pastello che richiami il decoro dei piatti. Se invece il servizio è bianco o monocolore, si può usare una tovaglia colorata (o ricamata) che si abbini alla foggia e al colore dei piatti.

I tovaglioli, di norma, stanno alla destra del piatto dopo le posate, anche se una diversa posizione non preclude l’eleganza dell’insieme. Se tra un commensale e l’altro c’è poco spazio, il tovagliolo può essere disposto “alla francese” sopra il piatto. La piegatura è molto importante: quelle più consigliate sono le classiche e sobrie piegature a triangolo o a rettangolo. Se si desidera optare per piegature più originali, è fondamentale che alla fine il tovagliolo non risulti troppo manipolato. Per un effetto elegante e raffinato, evitare quindi piegature particolarmente elaborate come il fior di loto o il cappello del prete.

Piatti

I sottopiatti sono stati introdotti solo di recente. Possono essere molto eleganti, ma quando arrivano i commensali devono trovarvi appoggiati sopra già almeno un piatto piano, altrimenti la tavola mancherebbe di raffinatezza. I sottopiatti non vanno tolti fino alla fine del convivio, neanche per il dolce o il caffè. Possono essere d’argento, di ceramica o di vetro. Per minimizzare il rumore ed evitare che vengano graffiati quando vi si appoggiano sopra i piatti, va sempre messo un gradevole centrino di stoffa al centro (a meno che i sottopiatti presentino monogrammai o stemmi di famiglia).
I piatti da portata vanno disposti nel modo che segue: sottopiatto, piatto piano, piatto da antipasto (più piccolo), piatto fondo (da mettere solo dopo aver tolto quello da antipasto), piattino da frutta.

Bicchieri

I bicchieri di cristallo sono ideali per le cene più eleganti. Per la tavola di tutti i giorni, sono perfetti quelli colorati, ovviamente coordinati a piati e tovaglia.
Il numero e il tipo dei bicchieri devono essere adatti ai vini da servire. Il bicchiere per l’acqua deve essere sempre presente, distinto e più grande rispetto a quello del vino.
Si allineano sempre in alto alla destra del piatto. La sequenza da sinistra a destra è la seguente: acqua, vino rosso, vino bianco e, dietro, la flute per gli aperitivi.

Posate

La disposizione delle posate cambia a seconda che la tavola sia preparata con o senza il servizio del cameriere. Questi, se presente, sostituisce ad ogni portata le posate sporche con atre pulite. In assenza di tale servizio, i commensali sedendosi a tavola devono trovare già tutte le posate utili, dall’antipasto al dolce. La sequenza dall’esterno verso l’interno è quella che segue.
A destra: i coltelli (con la lama rivolta all’interno), il cucchiaio (con la parte concava verso l’alto) e l’eventuale forchettina d’argento per le ostriche.
A sinistra: le forchette (il numero e la sequenza dipende dalle portate previste dal menù; le punte vanno sempre verso l’alto).
Davanti al piatto: il cucchiaino o la forchettina per il dolce, le posate da frutta (il manico della forchetta a sinistra, quello del coltello a destra).

Piattino del pane e centrotavola

Il piattino del pane va collocato sul lato sinistro del tavolo. Se è d’argento, sopra va messo un centrino di stoffa, in modo tale che il cibo no venga a contato con i l metallo.
Il centro tavola non deve mai essere troppo alto: disturberebbe la conversazione dei commensali. Evitare quindi candelabri particolarmente lunghi o grandi mazzi di fiori. Al posto dei fiori (ormai in disuso) si possono creare divertenti composizioni di frutta o di ortaggi di stagione.

L’illuminazione

L’atmosfera dell’ambiente è determinate per un buon risultato: alla scelta delle luci va quindi prestata particolare attenzione. E’ importante avere più punti luce, meglio se soffusi (la luce alogena è quella più morbida ed, inoltre, è regolabile a diverse intensità). Per gli ambienti molto bui, sono ideali anche le lampade sospese sul tavolo.
Le candele rendono sicuramente l’ambiente più romantico ed elegante, ma devono essere utilizzate esclusivamente in un contesto serale ed in assenza di luci intorno.

 
 
 

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