Gli interventi

Gli interventi

Ristrutturare un ambiente significa dare nuova struttura all’insieme di elementi portanti ed organizzativi della funzionalità di una costruzione abitativa. Interventi su rivestimenti, infissi, tegole o pavimenti, pertanto, si devono considerare lavori di semplice manutenzione.

Al contrario, in relazione all’entità dell’intervento, sono lavori di ristrutturazioni le modifiche apportate a scale, solai, aperture verso l’esterno, etc. Tali lavori richiedono sempre una precedente fase di progettazione (specialmente se si tratta di edifici d’epoca), durante la quale vengano fissati i reali obiettivi da raggiungere. Occorre innanzitutto decidere, a livello sia statico che figurativo, quali elementi dovranno essere integri o rinforzati e quali invece necessitano di modifiche sostanziali (se non di una definitiva eliminazione). Il committente deve esporre chiaramente i suoi desideri riguardo all’immobile, stilando una lista di tutti i requisiti che si intendono ottenere in ordine di priorità. Essa verrà quindi consegnata al progettista, il quale definirà come porli in essere.

Manutenzione ordinaria

I lavori di manutenzione ordinaria non possono modificare né l’aspetto esterno dell’edificio, né la disposizione delle pareti interne. Sono interventi effettuati su edifici già esistenti, in relazione alle cosiddette piccole opere. Esse comprendono i lavori di ristrutturazione di parti limitate di un edificio e gli interventi finalizzati a restituire funzionalità (in caso di edifici cadenti o non abitabili). Il proprietario dell’immobile è responsabile della regolarità dei lavori, nel rispetto delle norme di sicurezza e di igiene. Non è necessario presentare alcuna domanda o segnalazione al Comune. I lavori effettuati sull’impianto elettrico o quello del gas, però, richiedono l’intervento di personale qualificato che, a lavori conclusi, ne certifichi la conformità alla legge.

Manutenzione straordinaria

I lavori di manutenzione ordinaria riguardano consolidamento, rinnovamento e sostituzione di parti anche portanti della struttura delle costruzioni (come i muri di sostegno, le architravi etc).

Tali interventi comprendono anche le opere finalizzate a realizzare servizi igienici o tecnologici, modificare l’assetto distributivo, intervenire sulle facciate dei fabbricati, trasformare singole unità immobiliari in più unità immobiliari, o viceversa. Non devono comunque portare alla realizzazione di un edificio completamente diverso dal punto di vista di forma, aspetto ed uso. Per questo motivo, è necessario verificare con il progettista che tali lavori rientrino nelle categorie previste dal Regolamento Edilizio. Inoltre, occorre presentare il progetto edilizio unitamente alla relativa domanda di autorizzazione (o denuncia di inizio attività), che si può ottenere anche modo implicito entro 90 giorni dalla presentazione della domanda (attraverso il cosiddetto silenzio-assenso).

Ristrutturazione con grandi opere

Sono interventi, relativi all’interno e/o esterno dell’edificio, che comportano cambiamenti sostanziali dell’immobile. Appartengono alla categoria delle cosiddette grandi opere anche:

- le costruzione di nuovi edifici;
- gli interventi per la realizzazione di parcheggi non pertinenziali (quelli che possono essere costruiti e venduti liberamente) e l’ampliamento di edifici già esistenti, l’installazione di prefabbricati e case mobili.

I lavori di ristrutturazione con grandi opere richiedono, oltre alla concessione edilizia, il versamento di un contributo all’Amministrazione Comunale.

 
 
 

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